Il primo generatore elettrostatico fu messo a punto circa nel 1660 dal fisico tedesco Otto von Guericke, il quale lo utilizzò per dimostrare che cariche elettriche di segno uguale si respingono a vicenda.
Tale dispositivo era costituito da una grande sfera dove all'interno era alloggiata una sfera di zolfo montata su un'asta. Mettendo in rotazione la sfera esterna, lo sfregamento fra le due sfere generava elettricità statica.
Nel 1600 lo scienziato inglese William Gilbert, nel De
magnete, estese il lavoro di Cardano e coniò il termine anglosassone electric e electricity (in
italiano elettrico ed elettricità).
Gilbert osservò le medesime
proprietà dell'ambra anche in altri materiali, quali molte pietre dure,
il vetro e lo zolfo, associando tali proprietà ad un ipotetico fluido,
chiamato "effluvium".
Visto che l'energia elettrica non si può immagazzinare, bisogna produrre istante per istante la quantità di energia richiesta dall‘insieme dei consumatori e quindi gestirne la trasmissione
in modo che l’offerta e la domanda siano sempre in equilibrio,
garantendo così la continuità e la sicurezza della fornitura del
servizio. Questa attività, richiede il monitoraggio dei flussi elettrici. L'azienda che svolge questa attività è Terna s.p.a. Come possiamo notare da questo documento Rapporto_Mensile_Marzo, Nelle sei settimane di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 l’andamento della richiesta di energia elettrica nazionale è inflessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-7,3%).
Questa emergenza sanitaria ha avuto molto impatto anche sul settore della produzione di energia elettrica.
Visto che non è possibile immagazzinare l'energia, questa flessione di richiesta ha comportato una chiusura di molti stabilimenti di produzione di eelettricità.
Ecco una scena del film "Il miglio verde", è un film girato nel 1999 scritto e diretto da Frank Darabont, tratto da una storia vera.
In questa scena troviamo una delle peggiori applicazioni dell'elettricità, usata per la pena di morte in America, la sedie elettrica.
ATTENZIONE La visione potrebbe turbare la vostra sensibilità.
Uno dei tanti personaggi che studiarono i fenomeni elettrici, fu Lucio Anneo Seneca, che nel Naturales quaestiones fa una distinzione fra gli effetti del fulmine elencandone tre tipi:
"Il fulmine che incendia, quello che distrugge e quello che non distrugge"
Nel 1956, Felice Casorati, per commissione della FIAT, dipinse un quadro per pubblicizzare la FIAT "600".
In primo piano troviamo l'automobile, invece sullo sfondo possiamo vedere Torino di sera, illuminata.
Questo quadro divenne immagine simbolo della Torino industrializzata.
I primi studi dell'elettricità risalgono al 600 a.C. con il filosofo greco Talete che studiò le proprietà dell'ambra. I greci antichi capirono che l'ambra poteva attrarre dei piccoli oggetti, e se strofinata ripetutamente poteva scatenare delle scintille.
In Medio Oriente, sono stati recuperati
nel 1936 vasetti babilonesi di terracotta risalenti al 250 a.C. che
contenevano forse le prime rudimentali. Tali oggetti, denominati Batterie di
Baghdad, hanno l'aspetto di una cella galvanica e alcuni pensano possano
essere stati utilizzati a scopo di galvanoplastica.
Nel mondo della letteratura, dobbiamo aspettare la fine del 1800 e l'inizio del 1900, per trovare qualche opera incentrata sull'elettricità o che i paesaggi vengono riempiti con essa. Uno dei tanti scrittori troviamo Marco Praga con La biondina, che in un tratto parla dell'uso dell'energia per alimentare i tram.
"Un valore, quest’uomo. C’era in lui la stoffa di un inventore.
Da quattro anni studiava l’applicazione dell’elettricità alla trazione dei tram,
secondo un sistema nuovo, pratico, economico, che, perfezionato al punto ch’egli
aveva fissato di raggiungere, avrebbe debellato in modo assoluto il sistema
della trazione a vapore e a cavalli, e avrebbe fatta la fortuna di lui."
Un'altro scrittore che usò l'energia elettrica per arricchire la scena fu Luigi Gualdo, nella Decadenza.
"Finito quasi il ballo, calato il telone sull’apoteosi irradiata
dalla luce elettrica a colori, il teatro si spopolava".
L'energia elettrica è ancora tutt'oggi pubblicizzata da tantissime aziende, come Enel, Edison energia, e tante altre in Italia e nel mondo.
Queste campagne pubblicitaria, come normale che sia, hanno avuto un cambiamento che dipende dal momento che si sta vivendo.
Circa un decennio fa, la pubblicità dell'energia elettrica era
incentrata sulla "bellezza" della luce, come possiamo vedere in questo video
Per poi cambiare, qualche anno fa, e trattare della rivoluzione, come scrive Enel nella descrizione del video "Cos’è l’energia? Oggi l’energia si è evoluta. È una porta che, aprendosi a nuovi usi, apre un mondo di possibilità per tutti."
Invece, in questo periodo, anche per colpa delle fonti di energia non
rinnovabili, che danneggiano il nostro pianeta, il tema delle pubblicità
sono le fonti rinnovbili, la "salute" del pianeta.
Oltre a questo video, possiamo trovare tantissime altri spot pubblicitari che cercano di sensibilizzare le persone.